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Il nostro Macchinario Isoinerziale
Che cosa si intende con “allenamento isoinerziale” ?
Siamo orgogliosi di offrire in esclusiva l’allenamento con il macchinario isoinerziale FLYCONPOWER® (made in Italy).
Questa straordinaria macchina permette di eseguire una moltitudine di esercizi in posizioni che riprendono movimenti sportivi classici e specifici, consentendo un tasso massimo dello sviluppo della forza ed un elevato grado di specificità biomeccanica.
Una delle differenze principali rispetto agli esercizi convenzionali (macchine a pesi, bilancieri o manubri) è che, mentre con i pesi la resistenza é costante ed equivale al carico impostato (esercizio isotonico), con FLYCONPOWER® la resistenza è adattata in ogni istante ed è proporzionale alla forza sviluppata. Infatti, maggiore è la forza applicata, maggiore sarà l’accelerazione con la quale il volano reagisce (esercizio isoinerziale). Questo metodo di lavoro riproduce esattamente la situazione in cui il muscolo lavora durante l’attività sportiva: a forza e velocità variabile, ed accelerando e decelerando un carico inerziale. Inoltre, ogni ripetizione può essere svolta alla massima forza possibile e, contrariamente ai pesi tradizionali, è per definizione massimale (sebbene a forza decrescente a causa della fatica). Ne consegue un maggiore carico di allenamento a parità di numero di ripetizioni e quindi un maggior rendimento.
Il vantaggio principale è la possibilità di sviluppare un cosiddetto “sovraccarico eccentrico”, ovvero una forza e potenza di picco maggiore nella fase eccentrica rispetto alla concentrica. In pratica, durante la fase concentrica si carica il volano di energia (cinetica), e questa energia è restituita integralmente durante la successiva fase eccentrica. Se in questa fase si ritarda la frenata, lasciando inizialmente riavvolgere la cinghia senza opporre resistenza, verrà di conseguenza ridotta la durata della fase eccentrica attiva. Come conseguenza, la potenza sviluppata (che è il rapporto fra l’energia ed il tempo in cui è sviluppata o assorbita) sarà maggiore. Controllando la durata e l’intensità della fase di frenata, è pertanto possibile riprodurre un sovraccarico eccentrico simile a quello a cui è esposto il muscolo in condizioni reali.
